Perdita del diritto alla socialità dopo il Coronavirus. A lanciare l’allarme in Italia è stata una task force di venti esperti del mondo della pediatria che hanno evidenziato le criticità del protratto isolamento dei bambini, al punto da rischiare una pandemia secondaria di “isolamento infantile”.
Anche il British Medical Journal ha affrontato il tema dell’impatto drammatico sui bambini di scuole e luoghi di gioco chiusi. Le misure di isolamento domestico adottate per contenere i casi di Covid19 rischiano di comportare nei bambini l’assunzione di alcune brutte abitudini tra cui lo spostamento degli orari dei pasti e del sonno e la sedentarietà. Ad allarmare maggiormente gli esperti,però. è stata la sospensione dell’attività scolastica che, oltre ad aver comportato enormi difficoltà per i genitori ad adattarsi alla complessa didattica a distanza, ha reso quasi impossibile per gli stessi l’esercizio domestico di attività lavorativa. Ma a preoccupare non è tanto il mancato o parziale svolgimento del programma didattico, quanto la mancata socializzazione che la scuola consente.
L’assenza di un piano globale che consideri e monitorizzi le diverse conseguenze avverse per i bambini suggerisce che tali danni sono sottovalutati, e che forse, più in generale, i diritti dei bambini non sono oggetto di adeguata attenzione. È responsabilità della politica sviluppare linee di indirizzo che si basino su prove scientifiche e raccomandazioni internazionali e che attribuiscano il giusto valore a bambini, educatori, insegnanti ed alle famiglie. Come affermato dall’Unicef, e ribadito da molti altri, senza un’azione urgente, questa crisi sanitaria rischia di diventare una crisi dei diritti dei minori secondo gli esperti.
E’ fondamentale, pertanto, correre ai ripari per riportare gradualmente i piccoli alla normalità. Bisogna preparare prima di tutti gli adulti, che fungono da filtro per i più piccoli e devono dare loro gli strumenti per abbandonare paure ed ansie portate da questa situazione di emergenza. I bambini hanno bisogno di riprendere i propri spazi e le proprie abitudini fuori dalle mura domestiche, di abbracciare la normalità e riprendere il confronto con i propri coetanei nel gioco e nella quotidiana interazione. Con le dovute precauzioni e accortezze è oggi necessario ripristinare le abitudini di gioco condiviso, il distacco dall’habitat familiare e la socievolezza dei più piccoli.